L’Onu lancia l’allarme: gli elefanti rischiano l’estinzione
I dati parlano chiaro: vengono uccisi più elefanti di quanti ne nascano
Vengono uccisi più elefanti per l’avorio delle loro zanne di quanti ne nascano, nonostante il bracconaggio nel 2015 sia in diminuzione per il quarto anno consecutivo. Questi i dati diffusi ieri durante il Word wildlife day, cioè la giornata dedicata dall‘ONU alla fauna selvatica, che mostrano come il 6o% degli elefanti muoiono per mano dei bracconieri.
“La sopravvivenza degli elefanti africani continua essere minacciata, specialmente nel centro e nell’ovest dell’Africa dove gli alti livelli di bracconaggio sono ancora evidenti” ha dichiarato al The Guardian John Scanlon, il segretario generale del CITES – Convention on the Trade in Endangered Species, che si occupa di raccogliere informazioni e statistiche sulle popolazioni degli animali selvatici.
Almeno 20 mila elefanti sono stati uccisi per l’avorio nel 2015. Tuttavia, sempre secondo Scanlon, ci sono anche dati incoraggianti, come quelli dell’Est Africa, e in particolare del Kenya, dove il bracconaggio sembra essere stato arginato. “Questi dati ci mostrano come sia possibile raggiungere dei risultati con uno sforzo collettivo e con il supporto politico delle autorità nazionali locali” continua Scanlon “l’impegno profuso negli ultimi anni nella lotta al bracconaggio si sta traducendo in uno sforzo sempre più forte e concreto per combattere questi crimini in prima linea, dove è più necessario, supportando i ranger sul campo, la polizia le dogane ai porti e il contrasto al mercato illecito”.
Secondo i dati del CITES, il 2011 è stato l’anno con il massimo picco di elefanti uccisi, con il 75% della popolazione sterminata. Negli anni successivi fino al 2015 si è registrato un costante calo ma secondo l’ultimo report si starebbe assistendo a una recrudescenza delle uccisioni nel Kruger National Park in Sud Africa: la percentuale degli elefanti uccisi sarebbe passata dal 17% nel 2014 al 41% del 2015. Inoltre nel gennaio 2015 i bracconieri hanno abbattuto un elicottero in Tanzania e ucciso il pilota durante un’operazione di contrasto al bracconaggio e lo scorso ottobre 14 elefanti sono stati avvelenati con cianuro in Zimbabwe.
L’Interpol stima che il traffico illegale di fauna selvatica valga tra i 10 e i 20 miliardi di dollari l’anno, confermandosi il quarto mercato nero più remunerativo dopo droga, traffico di esseri umani e contrabbando di armi.
Fonte: The Guardian
Foto: Pixabay



