Vicino a Rimini lupo ucciso e appeso alla fermata dell’autobus
Gaia Animali & Ambiente Onlus è già pronta a depositare denuncia e a costituirsi parte civile
È stato ritrovato all’alba di sabato mattina il cadavere del lupo ucciso e appeso a testa in giù a una pensilina della fermata dell’autobus di Ospedaletto – frazione di Coriano, nell’entroterra di Rimini. A fare la macabra scoperta, secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, un gruppo di ragazzini diretti a scuola.
“Gaia Animali & Ambiente Onlus è già pronta a depositare denuncia per l’orrendo fatto accaduto” dichiara il presidente Edgar Meyer. “Non possiamo restare inermi di fronte a tanta crudeltà. Abbiamo appreso dai quotidiani locali che il povero lupo griglio italiano pare sia stato colpito alla testa con forti colpi di badile o con un forcone”.
Gaia Animali & Ambiente opera sul territorio di Rimini tramite un proprio sportello legale a tutela degli animali e dell’ambiente, gestito dagli Avv.ti Erika Delbianco e Simona Santoni che hanno già predisposto denuncia e che depositeranno a breve. Gaia si dichiara pronta a costituirsi parte civile qualora venissero individuati i responsabili o il responsabile dei fatti.
“Quanto accaduto è una barbarie ed è intollerabile. Non solo il gesto va condannato per la sua crudeltà e ferocia, bensì anche il lupo deve essere tutelato, fa parte del nostro patrimonio naturale” dichiara il presidente Meyer.
È importante, sottolinea l’associazione, che chi sa qualcosa risponda all’appello delle Forze dell’Ordine chiamando il 112 o il 1515: i colpevoli devono essere individuati.
“Gente che si comporta così rappresenta il fallimento dell’educazione familiare, scolastica e di tutta la collettività umana”, conclude Meyer. “In che contesto sono cresciuti? Dove vivono questi sub-umani? Bisogna ripartire da zero. Ecco, anche, il perché della denuncia. La società civile deve difendersi da individui così palesemente sottosviluppati”.
Questo lupo grigio è il terzo maschio ritrovato morto in poche settimane nella zona: altri due esemplari sarebbero stati incidentalmente investiti in prossimità dell’alto corso del fiume Marano.
Fonte e foto: Gaia Animali & Ambiente
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