Regolamento Animali della Lombardia: le associazioni ottengono le modifiche

Non solo resta la vicinanza tra canili e Comuni appaltanti, ma si assicurano anche il divieto di tenere i cani a catena

Le associazioni lombarde mettono a segno un altro colpo vincente dopo l’allarme lanciato il mese scorso sul nuovo Regolamento attuativo della legge sulla tutela degli animali di affezione fortemente contestato perché aboliva le distanze massime – previste in 30 km – tra Comune e canile convenzionato: questo avrebbe consentito, secondo le associazioni, di trasferire i cani trovati vaganti in canili distanti anche centinaia di chilometri dal comune appaltante, addirittura fuori Regione.

E invece la bella notizia arriva dal portale della stessa Regione che attraverso una dichiarazione dell’assessore al Welfare di Regione, Giulio Gallera, conferma che “D’ora in poi i canili che saranno realizzati sul nostro territorio regionale non potranno essere collocati ad una distanza superiore ai 30 chilometri dal Comune appaltante. In questo modo facilitiamo i compiti di controllo da parte della Polizia locale e dell’Ats e favoriamo la gestione delle adozioni”.

La delibera, è stata approvata dalla Giunta, su sua proposta. “Con questo provvedimento” ha spiegato l’assessore “frutto di un confronto proficuo con alcune associazioni animaliste e con la Commissione consiliare competente, si introduce, inoltre, il limite massimo di 200 cani ricoverabili nelle strutture, ma limitatamente ai rifugi e senza possibilità di deroghe”.

Inoltre, annuncia soddisfatta OIPA, nel nuovo Regolamento regionale all’art.6 comma 6 si introduce finalmente anche in Lombardia il divieto di tenere i cani a catena: “è vietato tenere i cani alla catena o applicare loro qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie certificate da un veterinario, con specificazione della diagnosi e della durata del trattamento o per temporanee ragioni di sicurezza. E’ in ogni caso vietato legare la catena a collari a strozzo.”

“Pertanto d’ora in poi se vedrete un cane a catena per lunghi periodi e senza valide motivazioni indicate dal veterinario potete fare una segnalazione alle forze dell’ordine o alle guardie eco zoofile OIPA della provincia di appartenenza” esorta l’associazione.

Infine, novità anche per i felini: “Viene modificata” ha concluso Gallera “la definizione di colonia felina, che può essere costituita da uno o più gatti che vivono in libertà”.

Qui il testo integrale del regolamento.

Fonte: Regione Lombardia, OIPA Milano, ANMVI Oggi

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