Le erbe e le piante spontanee commestibili per il coniglio
Ottime le erbe aromatiche più comuni, alcune erbe di campo, le foglie delle graminacee e le foglie e i rametti di alcuni alberi
Abbiamo già visto in un articolo precedente quali sono le erbe e le piante spontanee cui prestare la massima attenzione, poiché tossiche o velenose per i nostri amici conigli; ma ci sono anche erbe e piante spontanee che non solo sono innocue per il nostro beniamino orecchiuto, ma possono essere anche golose e utili al suo benessere.
È il caso, per esempio, di tutte le erbe aromatiche più comuni, che solitamente sono utilizzate in cucina per arricchire di gusto e sapore i nostri piatti: dal basilico alla salvia, dal coriandolo all’erba cipollina, dal prezzemolo al rosmarino e alle foglie di senape per quanto riguarda erbette più da piatti “salati”; ma pure la camomilla, utile anche per applicazioni topiche laddove occorra un lenitivo o un calmante naturale, la malva e la menta (anche piperita) per dare una sferzata di dolcezza o di energia all’alimentazione abituale.
Nei nostri giardini e nei prati di campagna è senz’altro facile trovare la piantaggine, molto buona anche per noi esseri umani da preparare in insalata, così come l’ortica (da offrire essiccata al coniglio), la cicoria selvatica, il trifoglio e il tarassaco (o dente di leone), di cui sono ottimi e commestibili sia il fiore che le foglie.
Tra quelle forse un po’ meno utilizzate, ma che i nostri coniglietti gradiscono molto, possiamo trovare l’achillea, l’alfalfa (i cui germogli sono utilizzati per la preparazione di squisiti e raffinati piatti anche per noi esseri umani), più comunemente nota come erba medica, la borragine (i fiori sono golosissimi), il crescione d’orto e d’acqua, la porcellana (o portulaca), foglie e fiori di nasturzio, la rutabaga e la scorzonera.
Innocui e utili per mantenere sotto controllo la crescita naturale dei denti dei lagomorfi, ma anche per offrire uno stimolo contro lo stress e la noia e dare quel diversivo in più alla dieta di tutti i giorni sono le foglie e i rametti di acacia, acero, betulla, carpino, corbezzolo, faggio, frassino, gelso, ibisco, lillà, melo (bisogna farne seccare i rami), melograno, nocciolo, olivo, olmo, ontano, pero, salice, sorbo e tiglio.
Se tutti i rametti e le foglie delle piante e degli arbusti citati, così come anche le foglie delle più comuni graminacee (ma attenzione, non i frutti raggruppati nella spiga) possono essere offerti senza particolare attenzione alle quantità, è bene invece moderare le erbette aromatiche, le erbe spontanee di campo e di prato, spinacini e insalata soncino, poiché contengono una percentuale elevata di ossalati di calcio che può causare problemi e accumuli che possono condurre a cistiti, calcoli renali o vescicali e sludge (sabbia vescicale). Possiamo proporre queste golosità al massimo due volte alla settimana, oppure potranno essere ottimi premietti durante i giochi e le sessioni educative o di addestramento.
Fonti: www.casafreccia.it, www.lavocedeiconigli.it, www.addestrareconigli.it, M.Avanzi, “I conigli: il nano e le altre razze da compagnia”, DeVecchi Editore, Manuale di agricoltura, Hoepli
Foto: Pixabay


