Cane lasciato solo in giardino? E’ reato
Lo stabilisce la Corte di Cassazione
Abbiamo già trattato il tema cani e giardino, ribadendo come spesso il giardino è la tomba del cane. I cani, infatti, hanno bisogno di usare il naso per scoprire, analizzare, conoscere ed essere stimolati, uscendo in passeggiata, trascorrendo il tempo con noi e facendo nuove esperienze.
E’ comprovato che cani lasciati sempre soli in giardino tendono a sviluppare problemi comportamentali più o meno gravi, che possono incidere profondamente sulla loro salute e sul nostro rapporto con loro.
Ora anche la Cassazione ha confermato che le condotte “che incidono sulla sensibilità psico-fisica degli stessi, procurando loro dolore e afflizione” configurano il reato di abbandono, previsto dall’articolo 727 del Codice Penale.
Secondo quanto riportato dal sito di ANMVI, infatti, la terza sezione penale della Cassazione ha pubblicato la scorsa settimana una sentenza di condanna per il proprietario di un pastore tedesco reo di aver inflitto gravi sofferenze all’animale. Confermando la tesi del Giudice di Appello, la Suprema Corte gli ha inflitto una pena pecuniaria di 2 mila euro.
Nel caso specifico, il cane era detenuto in un luogo distante dalla casa, senza compagnia e con cure scarse, tanto che il proprietario non si era accorto di alcune lesioni, dell’otite e di alcune macchie di sangue. Ma, come sottolineato dai giudici e riportato da ANMVI, il reato di abbandono di animali non si configura soltanto con quei comportamenti che “offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali per la loro manifesta crudeltà, ma anche quella condotte che incidono sulla sensibilità psico-fisica degli stessi”.
Fonte: ANMVI
Foto: Pixabay


