Ho appena adottato un coniglio: e ora?

I 3 passi fondamentali per partire con la “zampa” giusta

Adottare un coniglietto è un’esperienza magica, che apre a un mondo fatto di curiosità silenziosa, di comunicazione sottile, di conoscenza empatica, di simpatia e tenerezza, ma per chi è alle prime armi può anche essere disorientante perché c’è la voglia di accoglierlo al meglio per farlo sentire a suo agio fin da subito e la preoccupazione per non saper da che parte cominciare. Ecco i tre step fondamentali per accogliere il nostro coniglietto nel migliore dei modi e abituarlo alla casa in tempi brevi.

PRIMA DELL’ADOZIONE
Ancora prima di accogliere il coniglio in casa è bene prepararsi e predisporre l’ambiente in modo che sia consono a un coniglietto. La prima cosa da fare è informarsi su tutto ciò che riguarda il coniglio: dall’alimentazione, alla salute, dal comportamento, alla comunicazione, alle necessità di libertà dell’animale. Teniamo presente che il coniglio è un animale preda, che pertanto necessita di posticini riparati, rifugi, tane, ma che al contempo è curioso, esplorativo e interattivo.

Sarà quindi buona cosa organizzare la casa “a prova di coniglio”, sollevando o nascondendo cavi e fili elettrici, identificando fin dall’inizio se ci sono stanze alle quali il coniglio non potrà avere accesso e proteggendo eventuali mobili o arredi da possibili rosicchiature. Inoltre sarebbe bene individuare fin da subito l’area principale in cui il coniglio avrà il permesso di muoversi (ricordando che il coniglio non è un animale da gabbia e che l’ottica con cui lo si accoglie in casa non è diversa da quella con cui si accoglierebbe un cane o un gatto).

Un setting ideale di base deve prevedere:
1 – una cuccia che faccia da tana (vanno benissimo anche quelle in paglia o vimini intrecciati);
2 – una rastrelliera per il fieno;
3 – un beverino o una ciotola per l’acqua;
4 – l’indispensabile lettiera (ebbene sì! I conigli imparano a fare i propri bisogni in lettiera come i gatti).

LIBERTÀ DI MOVIMENTO, MA SOTTO CONTROLLO
Per i primi giorni in casa sarà bene limitare lo spazio di movimento del coniglio a una o due stanze e ai dintorni della sua postazione predefinita, in modo che possa fissarla come punto di riferimento che lo aiuti ad ambientarsi e lo faccia sentire al sicuro. Man mano, si potrà poi estendere l’area a sua disposizione.

I conigli sono molto territoriali e possessivi; sarà molto facile capire quando l’animaletto comincia a prendere maggiore confidenza con l’ambiente. All’inizio potrebbe tendere a restare in disparte e sempre in prossimità del suo alloggio, poi pian piano comincerà a guardarsi in giro e muovere i suoi primi passi nella stanza, strusciando il mento sugli oggetti. Niente paura: è il suo modo per fare conoscenza dell’ambiente e marcare tutto quanto come “suo”.
Allora, sarà possibile allargare la sua zona di esplorazione, fino a includere tutte le stanze della casa. Sarà il coniglio a scegliere i luoghi che più gli piacciono e lo fanno sentire al sicuro. Per le prime settimane è comunque opportuno sorvegliare l’animale per imparare a conoscerlo, capire come si comporta, quali sono le sue abitudini, cosa preferisce fare in casa e dove preferisce stare. Nel tempo, si potrà lasciare l’animale completamente libero di muoversi ovunque in autonomia.

Qualora le nostre abitudini e i nostri ritmi (scuola, lavoro, faccende ecc.) non ci permettessero di lasciare il coniglio completamente libero in casa, potremo decidere di dedicargli temporaneamente il bagno (solitamente la stanza più sicura e neutra della casa), oppure di allestire un recinto da appartamento (assolutamente da escludere le gabbie di qualsiasi dimensione!), in modo da confinare l’animaletto all’occorrenza senza che si senta recluso.

INTERAGIRE CON IL CONIGLIO
Una volta che il coniglio si sarà ambientato, potremo cominciare a cercare un’interazione con lui, se nel frattempo non sarà già stato proprio lui a cercarci. Ricordiamoci sempre che il coniglio è una preda; aspettiamo che sia lui a venirci incontro per primo per i primi tempi, avviciniamoci lentamente, possibilmente accucciati, evitiamo di rincorrerlo e sollevarlo dalla posizione eretta, parliamogli con un tono di voce basso e pacato. Un bel gioco che possiamo fare con il coniglio, che contribuisce a creare fiducia, comunicazione e rispetto, è quello del cespuglio: sediamoci a terra a gambe stese o incrociate e teniamo tutto intorno a noi e tra le nostre mani dei pezzetti di verdure e ortaggi (gambi di sedano o catalogna, pezzetti di finocchio o carota, foglie di radicchio) e aspettiamo che il coniglietto ci si avvicini curiosando e carpisca il cibo. Se resisteremo alla tentazione di allungare subito le braccia per coccolarlo e acciuffarlo per sbaciucchiarlo, la nostra relazione con lui si instaurerà sulle basi della curiosità, dell’empatia e della fiducia.

Fonte: Romy Carminati
Etologa Relazionale. Educatrice e Mediatrice nell’Interazione e nella Relazione Umano-Coniglio
Addestrareconigli.it
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