Maxi operazione del Corpo Forestale dello Stato in Umbria

Quasi 400 i controlli: 198 sanzioni amministrative e 20 reati accertati

Il personale del Corpo Forestale dello Stato ha portato avanti su tutto il territorio regionale umbro una vasta campagna di controllo in materia di maltrattamento animale, sia nei confronti degli allevatori di animali da reddito che di animali d’affezione, di canili pubblici e privati, con la finalità di verificare il rispetto delle normative vigenti relative al benessere degli animali e dalla identificazione degli stessi attraverso la registrazione alle anagrafi di settore a fini sanitari. Secondo quanto riportato dalla Forestale, complessivamente sono stati effettuati 376 controlli che hanno portato a 198 sanzioni amministrative per l’importo totale di 76.117 euro e 20 reati accertati.

La Forestale comunica che (fortunatamente aggiungiamo noi) si riscontra negli ultimi anni un sensibile aumento delle segnalazioni da parte di singoli cittadini o di associazioni di difesa degli animali relativi a fenomeni di presunto maltrattamento in particolare per singoli animali d’affezione. In provincia di Perugia, per esempio, ben 98 delle 129 sanzioni complessive elevate hanno riguardato l’omessa identificazione e registrazione di cani all’anagrafe, sia di singoli animali che di quelli ospitati presso canili, pubblici o privati. Anche in provincia di Terni sono state riscontrate 64 sanzioni amministrative, di cui 59 per mancata iscrizione all’anagrafe canina, mancata autorizzazione sanitaria, omessa segnalazione di morte e omessa custodia di cane.

Ma sono emersi svariati illeciti anche dai controlli effettuati negli allevamenti di animali da reddito, tra cui la gestione non corretta dei reflui dell’allevamento, il trasporto animali vivi presso mercati senza le previste certificazioni con conseguente sequestro amministrativo degli animali, l’introduzione di animali al pascolo in fondo altrui, l’omessa custodia degli animali, l’abbandono rifiuti. Oltre alle sanzioni amministrative comminate, in alcuni casi sono state impartite prescrizioni agli allevatori in materia di benessere animale e in materia di anagrafe.

Episodi accertati di maltrattamento animale hanno portato invece alla redazione di 13 comunicazioni di notizia di reato presentate all’Autorità Giudiziaria competente nei confronti di 11 persone. Nella zona di Terni approfondite attività di controllo riguardano, da tempo – continua il comunicato della Forestale – la gestione dei canili pubblici o privati convenzionati con comuni, in particolare in relazione alla correttezza delle procedure di adozione dei cani di proprietà comunali e la correttezza della gestione amministrativa dei canili. Le presunte irregolarità di carattere penale riscontrate hanno finora portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 13 persone per vari reati tra i quali la truffa, l’abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e falsità ideologica. L’indagine è attualmente in fase di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Terni con la notifica dell’avviso di garanzia agli indagati.

Nemmeno le specie protette dormono sonni tranquilli: relativamente alla tutela delle specie animali in via di estinzione ai sensi della Convenzione di Washington, l’ Ufficio Territoriale Cites di Perugia ha accertato illeciti di natura penale che hanno portato alla redazione di cinque notizie di reato. Cinque anche le sanzioni amministrative elevate per l’importo di 12.688 euro.

Fonte: Corpo Forestale dello Stato
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