La nipponica Kikkoman cancella gli esperimenti sugli animali

Il produttore di salsa di soia annuncia il termine dell’impiego di cavie per testare la sicurezza dei propri prodotti

Far soffrire e morire degli animali per la salsa di soia? Può sembrare assurdo, ma è proprio quello che accadeva da Kikkoman, l’azienda nipponica tra i maggiori produttori al mondo, nella quale gli animali venivano costretti a ingoiare salsa di soia, ma anche sottoposti a radiazioni, decapitati o mutilati: pratiche crudeli che hanno fatto inorridire i consumatori di tutto il mondo.

Così la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) e altre realtà ad essa collegate hanno letteralmente inondato la società giapponese con centinaia di migliaia segnalazioni (oltre 100 mila email, senza contare le telefonate, i tweet e i commenti su Facebook).

Questi messaggi sono riusciti a raggiungere il board di Kikkoman, e la società ha annunciato un deciso cambio di rotta, attraverso una comunicazione sul suo sito Internet: “Oggi Kikkoman si impegna a non testare sugli animali la sicurezza dei suoi prodotti quando usa metodi biologici. Kikkoman sta anche introducendo e sviluppando metodologie di controllo che non coinvolgano animali e non conduce alcun test su animali in nessuna delle sue linee di prodotto”. Una decisione, questa, che mette fine a 15 anni di crudeli test.

Fonte: Peta UK

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