Disinfestazione delle strade: diversi gli episodi di intossicazione a Monza
I veterinari consigliano di stare molto attenti e prendere precauzioni
La denuncia è arrivata da una veterinaria locale dopo i diversi episodi di intossicazione registrati nelle ultime settimane nella zona di Monza. Secondo quanto riportato da ANMVI Oggi, infatti, diversi veterinari della cittadina brianzola sono dovuti intervenire su cani che presentavano gli stessi sintomi.
Il Comune effettua periodicamente la disinfestazione di strade e marciapiedi, ma secondo i veterinari la comunicazione riguardo questa pratica non è stata sufficientemente efficace, sia per quanto riguarda la visibilità dei cartelli esposti che per i rischi in cui potevano incorrere gli animali: basta infatti che il cane tornando a casa si lecchi le zampe per intossicarsi con il disinfestante.
Come intervenire?
Innanzitutto informandosi presso il proprio Comune sulle date e sulle zone in cui sono previsti questi trattamenti in modo da evitare di frequentarle con il nostro cane nei giorni successivi all’intervento degli operatori. Sarebbe opportuno, inoltre, farsi comunicare anche il tipo di farmaco usato, così in caso di contaminazione sarà possibile per il veterinario intervenire più rapidamente.
Gli specialisti consigliano di effettuare comunque un pediluvio al nostro quattro zampe al rientro dalla passeggiata cosi da eliminare eventuali residui prima che si lecchi le zampe. Se abbiamo un gatto, meglio per precauzione tenerlo in casa, in modo che non possa entrare accidentalmente in contatto con queste sostanze tossiche.
Come riconoscere un vero e proprio avvelenamento?
I sintomi dipendono dal tipo di disinfestante utilizzato. Vediamo i due più comuni: il lumachicida e il topicida.
IL LUMACHICIDA
Anche poche gocce assunte tramite acqua contaminata possono essere letali. Così come l’ingestione di una lumaca (o una lucertola – si usa per sterminare anche questi animali) avvelenata.
I sintomi sono il vomito (in genere di schiuma bluastra/azzurra/violacea) e le crisi convulsive che insorgono a distanza di minuti o ore dall’ingestione. Possono essere presenti anche forti tremori muscolari. Talvolta si ha anche perdita di coscienza.
Più rapido sarà intervento del medico e maggiori saranno le probabilità di sopravvivenza del nostro compagno a quattro zampe, anche se il buon esito dei trattamenti è sempre legato a fattori individuali, come lo stato di salute generale del nostro animale, la sua età e, ovviamente, dalla quantità di veleno assunto.
Qualora ci si accorga subito dell’assunzione è consigliato intervenire immediatamente cercando di far vomitare il proprio cane facendogli bere acqua e sale in modo da limitare i danni agli organi interni e poi portandolo subito al pronto soccorso.
TOPICIDA
Anche l’avvelenamento da topicida è molto grave e letale, talvolta anche parecchio insidioso perché si manifesta anche fino a sette giorni dopo l’assunzione della sostanza tossica o dall’ingestione di un roditore avvelenato.
I sintomi inizialmente possono non essere compresi, perchè si manifestano come depressione, letargia, inappetenza, sanguinamento gengivale, sanguinamento dal naso, vomito con sangue, feci con sangue (feci possono apparire anche marcatamente nere), urine con sangue. Solo alla comparsa del sangue, dunque, potremmo comprendere la gravità della situazione.
Se il veleno è stato ingerito da poche ore, il veterinario provocherà il vomito nel paziente con l’intento di allontanare dal suo canale digerente la maggior parte delle sostanze tossiche ingerite. Nei casi gravi è necessario ricoverare il paziente e sottoporlo a trasfusioni di sangue. E’ perciò importante, qualora si abbia il dubbio che il nostro cane o il nostro gatto abbiano ingerito il veleno, portarli immediatamente dal veterinario per effettuare i test diagnostici.
L’invito ai Comuni è quello di realizzare campagne mirate di informazione per comunicare ai cittadini, non solo i periodi in cui vengono effettuati questi interventi, certamente necessari per l’igiene pubblica, ma anche per informarli sul tipo di farmaci e veleni utilizzati e sulle eventuali conseguenze che potrebbero avere su di noi, sui nostri bambini, o sui nostri pet.
Fonti: Anmvi Oggi, USSL 20- Verona, Clinica Veterinaria San Giorgio
Foto: Pixabay /Animal Republic
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