Soverato (CZ): cane investito e lasciato morire sul ciglio della strada

Salvo grazie ai volontari di Lega del Cane, che denunciano il mancato intervento delle forze dell’ordine

Un cane di grossa taglia, un maremmano, di età avanzata, riverso sul ciglio della strada che da Montauro (CZ) conduce a Soverato, presumibilmente investito e lasciato lì, abbandonato a se stesso, mentre le auto passavano accanto senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.

Per fortuna un cittadino ligio alle norme si è fermato a controllare, e rendendosi conto che il cane era ancora vivo, ha chiamato le autorità competenti a intervenire, forze dell’ordine e Asl, ma senza ottenere il minimo riscontro. Dalle 8.30 del mattino fino alle prime ore del pomeriggio nessuno si è fatto vivo. Per sicurezza l’uomo ha avvertito anche i volontari della sede locale di Lega Nazionale per la Difesa del Cane che hanno ripetuto la procedura prevista dalla legge ma, una volta appurato che i soccorsi non si stavano muovendo, sono intervenuti, caricando il ferito in auto e portandolo dal veterinario dove il vecchio gigante è stato immediatamente sottoposto alle prime cure e ai primi accertamenti.

“Pante, chiamato così per onorare l’automobilista caritatevole che si è preoccupato di lui, è apparso subito in condizioni molto gravi: denutrito, disidratato, debilitato e con un importante trauma agli arti posteriori” racconta addolorata, ma anche indignata Serena Voci, presidente LNDC di Soverato “Ma dall’esito delle radiografie è emersa una situazione peggiore di quanto ci aspettassimo. Il suo corpo, oltre alle lesioni dovute all’investimento mostra i segni di precedenti, crudeli maltrattamenti. La presenza di pallini d’arma da fuoco rivela che in passato è stato colpito per ben due volte da colpi di fucile, mentre le lesioni pregresse alla colonna vertebrale appaiono causate con ogni probabilità da feroci bastonate che hanno compromesso per sempre la mobilità della parte posteriore”.

Ma anche se fisicamente l’anziano maremmano è in condizioni disastrose in lui trapela il desiderio di non arrendersi, il che lascia ben sperare. Infatti, anche se non lo si può ancora definire fuori pericolo, Nonno Pante sta lentamente migliorando. E forse anche per merito dell’affetto che gli dispensano i volontari e che prima non ha mai assaporato si sottopone docilmente a tutti i trattamenti medici e alla fisioterapia. Rimarrà paralizzato ma una volta guarito può aspirare a un futuro non soltanto dignitoso ma ancora ricco di gioie e soprattutto di tanto amore.

Chiunque volesse aiutare, anche con un piccolo aiuto, a sostenere le ingenti spese per le cure di Nonno Pante e per rimanere aggiornati sull’evolversi del suo stato di salute troverà tutte le informazione sull’evento Facebook “Nonno Pante, sparato per due volte e maltrattato fino alla paralisi”.

Fonte: LNDC

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