Yulin: le proteste non hanno fermato il massacro di cani e gatti

Dissociarsi non basta: le autorità locali devono intervenire

Nonostante le autorità locali abbiano preso atto delle proteste mondiali contro il Festival di Yulin, e abbiano affermato che la manifestazione andrebbe abolita – e che cani e gatti andrebbero eliminati dai mercati locali – molti si sono preparati ieri a festeggiare il solstizio d’estate secondo la tradizione.

“Non siamo ancora in grado di dire quali effetti abbia avuto la protesta. Quest’anno l’interesse nei confronti del festival, sia in Cina che da parte della comunità internazionale, è senza dubbio maggiore rispetto alle edizioni passate. Le autorità locali si sono dissociate, mentre il numero dei cani macellati lo scorso anno è sceso a 2 mila rispetto ai 10 mila del 2013. E’ ragionevole pensare che coloro che difendono il diritti di chi consuma carne di cane rappresentino un gruppo elitario intento a salvare un’industria ormai morente” ha dichiarato Jill Robinson, fondatrice e CEO di Animals Asia.

Un fenomeno in declino, dunque? Non secondo il Daily Mirror che riporta invece notizie relative a un’attività in forte espansione, con diverse code di fronte ai chioschi che vendono carne di cane e di gatto. Certo è che l’edizione di quest’anno non è passata inosservata e i maggiori media internazionali si sono interessati alla protesta degli animalisti, che negli ultimi giorni hanno perfino comprato “partite di cani e gatti” destinati al macello per salvarli dalla mattanza. I più fortunati si trovano ora in un rifugio temporaneo nella regione di Guangxi.
Anche celebrities come Ricky Gervais e Leona Lewis si sono mobilitate contro il festival.

“Parlando più ampiamente del fenomeno, mangiare carne di cane è anacronistico e non ha futuro. Si tratta di un’industria fondata sulla criminalità e sul disagio sociale che rappresenta una minaccia per la salute animale e umana allo stesso tempo, ignorando i diritti dei consumatori e la crudeltà nei confronti dei cani” denuncia Animals Asia. “E’ un mercato che non può sopravvivere alla crescente attenzione e al dissenso dell’opinione pubblica. I cani vengono rubati ai legittimi proprietari, avvelenati e trasportati in condizioni disumane. Anche la macellazione avviene in totale assenza di requisiti igienici; coloro che consumano la carne di questi animali corrono seri rischi”.

Fonte: Animals Asia e Daily Mirror
Foto: Animals Asia

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