Regole di convivenza: gatto e coniglio possono convivere serenamente?
La chiave? Conoscere bene i vostri “polli”
Come abbiamo già visto nell’articolo precedente sulla convivenza tra coniglio e cane, è possibile stabilire una buona convivenza a patto di seguire alcune regole e di prestare le dovute attenzioni.
Anche tra gatti e conigli possono instaurarsi ottime relazioni, a volte anche con sfumature di comportamento divertenti o paradossali. Ecco alcuni scenari che possono prospettarsi nella convivenza di conigli e gatti e qualche consiglio su come affrontare le situazioni più comuni che possono verificarsi.
ATTENZIONE AL CONTESTO AMBIENTALE
I felini sono i predatori per eccellenza, ma il contesto ambientale può influire notevolmente sul loro istinto predatorio. Un gatto domestico, abituato a stare in casa e a non uscire mai, avrà un istinto predatorio sopito e dividerà il territorio con il coniglio senza grossi problemi. In alcuni casi i due pelosi tenderanno a ignorarsi, in altri sarà il coniglio ad assumere il comando e scacciare il micio da quello che considera il suo territorio, in altri ancora diventeranno ottimi compagni di dormite e di giochi. Attenzione però agli spazi ampi e aperti, come giardini, cortili o prati: dove gli odori si moltiplicano, dove lo spazio consente al coniglio di saltellare qua e là con spensieratezza, nel gatto tende a risvegliarsi quell’istinto predatorio che se ne sta in sordina in appartamento.
Consiglio: negli spazi aperti, proteggete il coniglio con un recinto che sia coperto anche sul lato superiore, oppure alternate i momenti di libertà e corse all’aperto di Niglio e Micio, in modo che non condividano lo stesso spazio e non si rischi la predazione.
QUESTIONE DI CONOSCENZA
Che il coniglietto e il gatto di casa vadano d’amore e d’accordo non significa che questo valga anche per gli altri gatti e gli altri conigli. A seconda anche del carattere di ciascun individuo, il vostro coniglio può diventare amico del vostro gatto, ma se si trovasse a condividere uno spazio con un gatto sconosciuto le cose potrebbero mettersi male e lo stesso vale per il micio.
Consiglio: se anche i vostri vicini di casa hanno gatti o conigli, assicuratevi che i conigli siano sempre protetti in un recinto, soprattutto negli spazi aperti. Il vostro coniglio deve essere al sicuro da altri gatti e il vostro gatto (o i vostri gatti) non devono poter importunare i conigli altrui.
QUANDO IL CONIGLIO È PICCOLO E TIMIDO
Se il coniglio è molto piccolo di dimensioni o particolarmente timido e diffidente, mentre il micio è un giovanotto vivace con tanta voglia di giocare potrebbe essere difficile farli convivere pacificamente. Il coniglio potrebbe spaventarsi per il carattere irruente del gatto e vivere la convivenza in modo traumatico. Potrebbero sorgere delle gelosie o dei problemi relazionali nei confronti degli esseri umani di riferimento che si comporterebbero in modo diverso con l’uno e con l’altro animale.
Consiglio: in casi come questo è preferibile tenere il coniglio al sicuro in una grande gabbia o in un recinto coperto anche nella parte superiore per i primi tempi e procedere a un inserimento graduale. Meglio dotare la gabbia o il recinto di una tana confortevole e rassicurante in cui Niglio possa nascondersi e riprendere fiato e a cui Micio non possa avvicinarsi. I due pelosi si conosceranno pian piano attraverso gli odori, i movimenti e i versi che emetteranno. Sarebbe anche una buona idea tagliare le unghie al gatto, se questo tende a usare le zampine contro il coniglio, per evitare ferite da piccole a gravi che potrebbero portare a spiacevoli conseguenze.
QUANDO IL CONIGLIO È GROSSO E SPAVALDO
È la situazione più frequente: gatto e coniglio si incontrano, si annusano, si lanciano qualche sguardo, il coniglio tenta di montare il gatto, mentre quest’ultimo cerca di scappare dall’orecchiuto col pon pon. In genere dopo i primi incontri di questo tipo, il gatto decide che è meglio non avere grane e lascia il coniglio in pace. Questo è il presupposto per una convivenza pacifica, che potrebbe anche trasformarsi in una tenera amicizia.
Consiglio: non intervenite se vedete Niglio che insegue Micio o se lo vedete approcciare il gatto con atteggiamenti di monta. Al coniglio questo comportamento serve per stabilire i ruoli e una gerarchia e un predatore sa benissimo difendersi da solo. Siate presenti, ma non è necessario che facciate qualcosa a meno che i toni non diventino davvero accesi e non assistiate a tentativi di morso da parte del coniglio o di graffi da parte del gatto.
CONOSCENZA ED EMPATIA
Conoscere bene i vostri animali vi dà un importante capacità: quella di prevedere i loro comportamenti. La conoscenza è anche alla base della responsabilità. Se sapete di avere un micio iperattivo, che necessita di interazione continua, o particolarmente insistente, forse non è il caso di affiancargli un coniglio mite, che proviene magari da una situazione traumatica o che è particolarmente timido e diffidente. Allo stesso modo, se avete un coniglio molto territoriale, vivace e a tratti dispettoso, può non essere una buona idea farlo convivere con un gatto un po’ dimesso o che ha avuto dei trascorsi burrascosi.
Consiglio: informatevi bene sulle caratteristiche, le esigenze e i comportamenti tipici delle specie animali che vorreste affiancare, nello specifico gatti e conigli; osservate bene il vostro animale per imparare a conoscerlo e a prevedere quali potrebbero essere le sue reazioni nell’inserire un animale di un’altra specie e affidatevi al vostro sesto senso e alle vostre qualità empatiche per operare le scelte migliori. Il successo sarà assicurato!
State pensando di adottare un secondo coniglio? Non perdere il prossimo articolo sulla convivenza tra più conigli!
Romy Carminati
Etologa Relazionale. Educatrice e Mediatrice nell’Interazione e nella Relazione Umano-Coniglio
Addestrareconigli.it


