Vittoria: niente più esperimenti sui gatti alla Wisconsin–Madison

Gli ultimi quattro adottati da privati

Grazie all’intensa battaglia condotta da Peta, la maggiore organizzazione animalista degli Stati Uniti, contro gli esperimenti condotti dall’Università del Wisconsin–Madison sui gatti, il laboratorio dell’ateneo ha chiuso i battenti. I soldi federali sono finiti, e con essi le torture.
I quattro gatti sopravvissuti, tra cui Rainbow e Mango – che hanno solo tre anni – hanno trovato casa: finalmente anche per loro una famiglia.

La scelta di riabilitare Rainbow e Mango e e consentirne l’adozione è un punto di svolta significativo per l’università, che era solita sperimentare sugli stessi gatti almeno per un decennio prima di dichiararli inutili e sopprimerli per poi decapitarli o sezionarli. Ricordiamo infatti che nel laboratorio dell’ateneo americano sono stati condotti per 20 lunghi anni esperimenti piuttosto cruenti e invasivi. Ai gatti veniva trapanato il cranio e impiantati inseriti sensori per registrare le reazioni a stress, paura, e rumori provenienti da più direzioni.

Peta ha combattuto contro questi esperimenti per anni, mostrando a milioni di persone a cosa erano davvero sottoposti i gatti del laboratorio della Wisconsin Madison. Grazie all’aiuto di tutti – anche delle 369 mila email di protesta inviate da tutto il mondo – e al supporto di alcuni personaggi famosi è stato possibile ottenere questo risultato.

Foto: Peta 

© Riproduzione riservata