Progetto Ibriwolf

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha richiesto l’accesso agli atti amministrativi

Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha inoltrato alla Provincia di Grosseto formale richiesta di accesso agli atti amministrativi relativamente il progetto Ibriwolf, finanziato in gran parte dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life. La finalità di Ibriwolf, ormai giunto al termine, è l’identificazione e la rimozione dal territorio dei canidi vaganti incrociati con lupi all’interno di due aree pilota della Toscana. Nato con l’intento di salvaguardare il patrimonio genetico del lupo, il progetto peraltro ha sempre guardato con un occhio di riguardo alle problematiche degli allevatori ai quali vengono rimborsati per legge soltanto i capi perduti a causa degli attacchi di lupi e non per quelli presi di mira da incroci con gli stessi o da cani randagi.

Sono diversi gli interrogativi che LNDC si pone relativamente a Ibriwolf a partire dai risultati conseguiti finora, dopo tre anni di attività: secondo quanto riportato dall’associazione, il contributo di oltre tre milioni di euro avrebbe portato alla cattura di soltanto due esemplari di presunti ibridi, oltre a una cucciolata di dieci unità. Cucciolata fra l’altro prelevata senza tener conto del benessere animale, in quanto caratterizzata da un’età decisamente esigua (circa cinque giorni), con la prevedibile conseguenza del decesso di quattro di essi.

“Lega Nazionale per la Difesa del Cane dissente fermamente da un simile modus operandi, il cui intento primario è palesemente di natura scientifica e legata a interessi produttivi, mostrando indifferenza per la sorte di animali rei soltanto di essere presumibilmente incrociati con una specie protetta quale sono i lupi” dichiara Michele Di Leva, Responsabile LNDC Caccia e Fauna selvatica nel comunicato emesso sabato. Secondo quanto dichiarato dal responsabile scientifico di Ibriwolf, il prof. Luigi Boitani dell’Università La Sapienza di Roma, e riportato dall’associazione, infatti, l’ibridazione è geneticamente riscontrabile soltanto fino alla seconda generazione, già dopo la terza e la quarta si fanno ipotesi non avendo certezze.
Che senso ha dunque sottrarre dei cuccioli alle indispensabili cure materne? 
Lega Nazionale per la Difesa del Cane esprime perciò molteplici i dubbi in merito a Ibriwolf, sia per le modalità di impiego di fondi pubblici che, e sopratutto, per lo scarso interesse in merito alla tutela degli animali, di primaria e imprescindibile importanza per LNDC.

 

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