Decreto legge competitività: si allo sterminio di nutrie e e scoiattoli grigi
Oltre all’ok al mantenimento dei richiami vivi, il Senato approva anche l’uccisione delle specie alloctone
Settimana decisamente negativa per gli animali. Le Commissioni Ambiente e Industria del Senato, oltre ad aver approvato in seduta comune il testo del Governo che rinnova il permesso di catturare e utilizzare i piccoli uccelli migratori come richiami vivi, nonostante l’Europa abbia aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per questa pratica, si sono occupate anche della condanna a morte di migliaia di nutrie e scoiattoli grigi. Questi animali sono rei, secondo il Governo, di causare danni ecologici come alluvioni ed esondazioni, dovute al cedimento degli argini fluviali indeboliti dall’intricato sistema di gallerie scavate per le loro tane. Questa l’accusa mossa nei loro confronti dalla commissione di inchiesta per l’alluvione della bassa modenese nel gennaio 2014, come riportato anche da un articolo del Fatto Quotidiano, che mette in luce le vere cause di certi danni ambientali. Altro che le povere nutrie.
Queste specie sono definite aliene in quanto non originarie delle zone dove attualmente si sono diffuse, ma sono state introdotte artificialmente negli anni passati. Ricordiamo infatti che le nutrie, ad esempio, sono originarie della parte meridionale del continente sud-americano, dal Paraguay e dalla Bolivia centrale e meridionale fino alla Terra del Fuoco e furono immesse sul nostro territorio all’inizio del ’900 per gli allevamenti di pellicce – le cosiddette pellicce di castorino – che furono poi dismessi all’inizio degli anni ’70 perché il loro pelo non era più gradito all’industria della moda.
Naturalmente il provvedimento non prevede il divieto di importazione e riproduzione, le uniche misure serie, ma solo la possibilità di cacciare questi animali tutto l’anno su ordine delle Regioni.
“E’ incredibile che il Presidente del Consiglio Renzi e un membro dell’esecutivo di Ecologisti Democratici, Vaccari, siano le prime firme di questi atti sanguinari e demagogici” ha dichiarato Gianluca Felicetti, Presidente LAV nel comunicato stampa pubblicato dall’associazione “ora lavoreremo affinché l’Aula del Senato e se necessario anche la Camera dei Deputati, si oppongano a questa programmata carneficina di nutrie che, peraltro, non tiene conto della ben più articolata e meno truculenta Strategia Europea sulle cosiddette Specie Invasive Aliene.”
Ci uniamo di nuovo a Lav nella richiesta a tutti i cittadini di far sentire la propria voce inviando un’email ai Senatori firmatari dell’emendamento che condanna a morte le nutrie.
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